La sensibilità di Pignatone

Il capo della Procura romana Pignatone dopo aver perso il primo processo contro gli agenti di custodia, a suo dire responsabili dell’omicidio di Stefano Cucchi e che furono assolti, rilanciò facendo istruire un nuovo processo contro i medici, a suo dire colpevoli di tale morte. Anche costoro furono assolti e il Pignatone ora rilancia con un nuovo processo contro i carabinieri, a suo dire responsabili del tragico fatto.

Quindi il Capo Procuratore vuole assolutamente che sia fatta verità su tale caso, e secondo la mia opinione tale zelo è prodotto dal fatto che il caso Cucchi è un caso recente, e di assoluto interesse nazionale e mediatico, che suscita la partecipazione a tutti i livelli sociali e di costume.

Conversamente il caso Orlandi, è un fatto datato, superato e ormai saturo. E’ soprattutto scomodo in quanto urta costantemente contro il nuovo corso del Pontificato di Francesco. Per cui non meritevole di alcun processo, paradossalmente al punto che non va celebrato finanche, il dibattimento nei miei confronti di calunnia e autocalunnia, impedendomi di fatto di difendermi pubblicamente dalle accuse che lo stesso Pignatone mi aveva rivolto, defenestrando il giudice Capaldo, vero titolare dell’inchiesta.

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