Il “televisore di Stato” mostra la propria falsità pur non riconoscendola.

Il “televisore di Stato” mostra la propria falsità, pur non riconoscendola.

Avevano mostrato alla governante di casa Garramòn, signora Martha Garcia, una fotografia in cui recavo la barba, dicendole che si trattava della fotografia giudiziaria che la Compagnia dei Carabinieri di Ostia mostrava per le indagini, a tutti i testimoni concernenti i fatti dell’investimento nella pineta. In verità la fotografia giudiziaria era un’altra, senza alcuna barba. Ma la governante cadde nel loro inganno e dichiarò che non aveva potuto riconoscere il mio volto in quella persona che un mese prima dell’incidente, bussando alla porta di casa  Garramòn si era qualificato come “un fotografo che doveva consegnare delle stampe fotografiche dei bambini”, in quanto all’epoca le fu mostrata nel corso dei suoi interrogatori la foto in cui io recavo la barba. E solo ora riconosce in me quella persona per aver preso visione, durante la trasmissione, di una mia vecchia fotografia senza barba.

Io chiamai la redazione facendo presente del loro grave errore e consegnando loro gli estremi per rintracciare la vera foto giudiziaria dell’epoca.

Ora, nell’ultima puntata del 10 luglio, mostrano al pubblico questa vera foto giudiziaria con cui gli inquirenti condussero le indagini, in cui io appaio come realmente ero nel 1983, senza barba alcuna. Ma si guardano bene dal riconoscere il loro errore e chiedere ammenda al pubblico ed al sottoscritto, nonché alla governante, signora Garcia, in quanto l’hanno indotta a compiere falsa testimonianza e ad essere da me querelata per diffamazione.

Questa la loro negligenza, sciatteria, malafede, incompatibile con un servizio pubblico finanziato con il denaro dei contribuenti. Questi autori e redattori non sono all’altezza del compito loro affidato. Non possono comportarsi come privati professionisti, in quanto sono stipendiati dalla collettività.

La Rai consente, nel presunto rispetto deontologico dei propri statuti, che in programmi di pseudo – servizio e di reale intrattenimento si affrontino percorsi delicati, gravi, che dovrebbero essere relegati  in luoghi deputati quali gli uffici degli inquirenti, laddove si verbalizza, si adoperano i confronti e quanto altro. E comunque tutto ciò che poi è destinato in ultimo ad essere reso pubblico va precedentemente e assolutamente verificato.

Dal sito di “Chi l’ha visto”: “Roma, 10/7/2013 – Questa è la fotografia di Marco Accetti tratta dagli atti del processo per l’investimento del piccolo Josè Garramon il 20 dicembre 1983. Probabilmente è stata scattata poco dopo l’arresto. “Chi l’ha visto?” ha diffuso l’immagine durante l’ultima puntata dell’edizione 2012 – 2013.”

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39 Responses to Il “televisore di Stato” mostra la propria falsità pur non riconoscendola.

  1. Samuele says:

    La sua figura mi affascina. Nella mia mente, attendo semplicemente di saperne di più, informandomi bene quando posso. Ma non riesco a fare a meno di chiedermi una cosa. Se lei è così abile da lavorare in un “gruppo segreto” come quello da lei descritto, se lei nella sua arte denuncia le distorsioni del potere… come ha fatto ad essere così ingenuo da cadere ripetutamente nelle trappole di Chi L’Ha Visto? Perché puntualmente si fida di loro? Non lo sapeva già da prima che avrebbero manipolato le sue informazioni a loro vantaggio? Personalmente guardo sempre Chi L’Ha Visto ma è palese che si tratta di intrattenimento, e dei più beceri.

  2. Francesca says:

    “La Rai consente, nel presunto rispetto deontologico dei propri statuti, che in programmi di pseudo – servizio e di reale intrattenimento si affrontino percorsi delicati, gravi, che dovrebbero essere relegati  in luoghi deputati quali gli uffici degli inquirenti, laddove si verbalizza, si adoperano i confronti e quanto altro. E comunque tutto ciò che poi è destinato in ultimo ad essere reso pubblico va precedentemente e assolutamente verificato.”

    Detto da lei risulta essere ‘leggermente’ incoerente, vista la sua scelta di consegnare il flauto da lei attribuito ad Emanuela Orlandi proprio nelle mani di questo pseudo-servizio!
    Cosa fa, comincia a vacillare?
    Finora è stato un eccellente difensore di se stesso, assolutamente credibile nelle sue arringhe, ora questo scivolone, perchè?

    Sono curiosa di conoscere la prossima puntata di questo grande reality o ‘fintality’, in cui addurrà sicuramente delle ottime argomentazioni in merito.

    • Vento Bianco says:

      Cara Francesca tu citi le parole di Marco Fassoni Accetti…“La Rai consente… E comunque tutto ciò che poi è destinato in ultimo ad essere reso pubblico va precedentemente e assolutamente verificato.”.. Per un attimo lascia stare chi le abbia dette… non risulta chiaro se tu condividi almeno in parte questa affermazione… la frase costituisce senz’altro una condizione essenziale per una trasmissione di servizio pubblico e di una sorta di vero giornalismo. Ti risulta che questo sia accaduto… nell’illustrare gli eventi e confrontare le stesse loro interviste sugli accaduti? Hai trovato dei dubbi sull’operato della trasmissione…. ci siamo mai chiesti perchè portare il “supertestimone” dagli altari alla “polvere”….perchè altre trasmissioni non si occuparono del caso…ci siamo mai chieste perchè interviste da loro fatte si contraddicevano e mai una rettifica o un dubbio sui testimoni. Io penso come Marco Fassoni Accetti dichiarò attraverso la trasmissione …si sia rivolto a chi l’ha visto… poichè era l’unica trasmissione che si occupava del caso di Emanuela…. puoi riascoltare le precise parole da lui proferite in quella intervista..sai sono sempre i particolari che lasciano intravvedere…poi la trasmissione segue un’altra tecnico…chi lo sa perchè..e tutto cambia. Io non vedo assolutamente vacillare Marco Fassoni Accetti… forse dovresti magari seguire meglio questi eventi, non con “doveroso distacco” come tu dichiari in un altro post. Poi scusami..qui non siamo in un .”grande reality o ‘fintality’ di cui tu attendi la prossima puntata… asserire questo penso non sia giusto…nel rispetto di tutte quelle persone che stanno soffrendo e che attendono verità. Poi se tu hai questa sensazione o pensieri in tal senso…beh..sarebbe meglio illustrarcele…così comprenderemo meglio… quello che tenti di dire..che io scusami sinceramente non ho compreso….

      • Vento Bianco says:

        Poi ritornando al discorso… “comunque tutto ciò che poi è destinato in ultimo ad essere reso pubblico va precedentemente e assolutamente verificato”… ti invito a dare una spiegazione a due servizi mandati in onda il primo al link http://www.youtube.com/watch?v=ZNlgUL2Qxg0 nello specifico a partire dal minuto 36 e il secondo https://www.youtube.com/watch?v=JVpnuqO1RoQ al minuto 3.15 del video. a te il giudizio sulla trasmissione…. a me sinceramente sfugge il senso logico di quello che noi definiamo giornalismo… forse sono loro che vacillano? Sono certo che tu troverai una spiegazione… questo si… che appare un reality.

    • Marco Fassoni Accetti says:
  3. Vento Bianco says:

    Francesca…Poi per quello che hai detto rivolgendoti a Marco Fassoni Accetti…penso che lui potrà rispondere ai tuoi quesiti… mi scuso di averlo anticipato, ma ho voluto esprimere il mio pensiero. Felice sera!

  4. Francesca says:

    Ci terrei a chiarire che nutro profondo rispetto per tutte le vittime coinvolte in questi dolorosi fatti di cronaca ed ancor di più per le loro povere famiglie, tutte comprese, quelle delle vittime evidenti e quelle delle vittime nascoste sotto le spoglie di carnefici.
    Detto ciò, senza offesa Vento Bianco, o lei è l’alter ego di Marco Fassoni Accetti, o è una persona che cerca di accattivarsi le sue grazie per poter accedere, non so per quali fini, alla fonte diretta.
    In tutta questa assurda situazione che il Sig. Accetti ha creato e continua abilmente ad alimentare nelle giuste dosi necessarie a tenere alto il livello di interesse mediatico, la sua figura di sostenitore convinto, quasi tifoso direi, suscita la mia curiosità.
    Premesso che in linea di principio sfido chiunque a trovare un qualsiasi soggetto che non ritenga aberrante la manipolazione mediatica esattamente come lei e chiaramente come me, mi chiedo come faccia, in virtù di questo sano principio, a difendere a spada tratta una persona che ha ammesso di aver partecipato a vario titolo a gravi crimini, che entra in scena dopo ben 30 anni sostenendo di avere la chiave per aprire lo scrigno dei segreti più neri, ma al tempo stesso nascondendosi dietro un “sono una persona corretta e leale quindi non posso dirvi tutto!”
    Mi aiuti a capire, cerco di mantenere quel certo distacco proprio per non lasciarmi prendere dalla tentazione di demonizzare il Sig. Accetti, perchè son certa, la sua parte di tormento se l’è caricata sulle spalle anche lui.
    Come fa a sostenerlo così tanto?
    Forse lei conosce cose che ai più sfuggono?
    Forse lei è arrivato veramente alla fonte diretta?
    Se non sbaglio lei apprezza anche le opere di Marco Fassoni Accetti, mentre io trovo difficile riuscire a riscontrarvi una forma d’arte apprezzabile, a tal proposito vorrei chiederle se trova artistico anche lo ‘sputo’ regalato a quella povera ragazza dell’ultimo video trasmesso nel ‘Televisore di Stato’.
    E lei, Sig. Accetti, ha una spiegazione storico-socio-cultural-anti-fascista da dare in merito?
    Vento Bianco, vorrebbe sapere per chi tifo?
    Per il momento osservo, ho pochissime informazioni per schierarmi in modo netto, ma l’ago della bilancia tende sempre e inesorabilmente verso la verità, nuda, cruda e dolorosa, ma sempre liberatoria.

    • Marco Fassoni Accetti says:

      Cara Francesca, resto affettuosamente annichilito dalla sua interpretazione assolutamente semianalfabeta di ciò che è arte e messa in scena. Non sono io a “sputare” ma il personaggio, e comunque non è uno “sputo contro una donna”, ma contro la realtà della fotografia pubblicitario- commerciale, contro la “modella”, ignara ed estranea ad ogni convulsione sociale e conseguente presa di coscienza. Se lei avesse visionato il mio lungometraggio nella sua naturale interezza avrebbe realizzato come il personaggio reagisca con violenza ad un’altrettanta violenza di Stato, istituzionale, che lo ha da sempre contrastato nel suo voler esser facitore di giustizia ed emancipazione.

      • Francesca says:

        Guardi, le do assolutamente ragione sulla mia ignoranza in fatto di arte, ne coltivo un concetto molto semplice e puro, devo ritenerla esteticamente bella, siamo proprio all’ABC, quindi umilmente mi dichiaro non idonea a dare giudizi in merito. Detto ciò, nella mia ignoranza, uno sputo rimane uno sputo, non c’è arte che tenga, non riesco proprio a vederci nulla di buono.
        Lasciando da parte opinioni soggettive e parlando solo per razionali, come fa a definirsi uomo da sempre orientato verso la giustizia e l’emancipazione?
        Le sembrano giustizia ed emancipazione i rapimenti di due giovanissime ragazze, poco più che bambine?
        Allontanamento volontario? A 15 anni, legalmente, si è ancora sotto la tutela genitoriale, quindi di quale volontà parla?
        Il rapimento e la segregazione non mi sembrano segnali di giustizia ed emancipazione, li attribuirei di più all’era medievale.
        Non tanto l’uccisione, qualora fosse vero che è stata involontaria, quanto l’omissione di soccorso di un dodicenne, le sembrano segnali di giustizia ed emancipazione?
        Mi tolga una curiosità, quando ha visto ‘cosa’ aveva investito, come mai non ha dato per scontato la presenza dei genitori o comunque di un adulto? Come faceva a sapere che il piccolo Josè era lì da solo? Lasciando il furgone e decidendo di tornare poco dopo, doveva sicuramente ritenere di avere un certo ritaglio di tempo utile per poter tornare a cancellare le tracce e a riprendere il mezzo, cosa assolutamente impossibile se il bambino fosse stato accompagnato da un adulto come la logica vorrebbe.
        La smetta di risponre a tutti quelli che non le piacciono accusandoli di essere in sostanza dei poveri mentecatti obnubilati da una trasmissione televisiva, io rappresento l’italiano medio, quell’italiano da cui tanto si sente giudicato e che vorrebbe porle infinite domande, ma certo il fatto di dover lasciare un proprio indirizzo e-mail non facilita, parlo sola ma parlo per tanti.
        Abbiamo tutti una testa pensante, ognuno la usa come meglio crede, io preferisco basarmi sui fatti per formarmi una opinione su argomenti complessi ed in questo caso i fatti li ha forniti lei.
        Sicuramente invece, mi lascio andare e trascinare dall’altrui opinione quando si parla di concetti come l’arte, ma in fondo non è neanche argomento per me di grande interesse.
        Anche se non sembrerebbe, non la giudico e non mi schiero se non per quello di cui lei stesso si accusa, anzi, a volte cerco di trovare delle scusanti per i suoi atti e per i suoi trentennali silenzi, ma mi vengono in mente solo ragioni troppo tristi.

  5. Vento Bianco says:

    Cara Francesca…. intanto mi aspettavo questa domanda… e non sono una persona che si offende per questo…poichè era già accaduto in altra sede di essere scambiato per lui… lei dice “Vento Bianco, o lei è l’alter ego di Marco Fassoni Accetti, o è una persona che cerca di accattivarsi le sue grazie per poter accedere, non so per quali fini, alla fonte diretta.”
    Queste frasi mi lasciano perplesso …non per le parole nei loro contenuti…è possibile che non riesce a trovare altre prospettive diverse da quelle che elenca?
    Pensa veramente che Marco Fassoni Accetti abbia e usi un alter ego?…
    pensa veramente che io mi possa prestare ad una cosa di tal tipo?
    … o altresì pensa che io mi voglia accattivare le sue grazie….per poter accedere alla fonte diretta?
    si chiede pure per quali fini?
    Questo si…è un’offesa alla natura intellettuale umana..ma non la mia… del genere umano..se lei pensa che le menti umane siano rappresentate solo da queste categorie… mi dispiace ma è poca cosa. .. Cosa posso rispondere a questa sua domanda affermazione… qualsiasi cosa potrei risponderle servirebbe? Vede ci sono anche altre categorie di uomini…che forse appartengono al passato che cercano di non farsi condizionare per quanto possibile dai media che cercano di pensare di ragionare obbiettivamente di porre domande… senza altri fini solo perchè cercano di essere se stessi. E…senza offesa..mi viene da sorridere di fronte a quello che ha detto… ci devono per forza essere altri fini dietro i miei interventi?… penso che lei sia giovane(è un complimento) ma prima di voi giovani c’era una generazione come la mia e quella di Marco Fassoni Accetti che aveva altre forme di pensiero altri valori… oramai dimenticati altri modi di pensare…forse in questo siamo simili.
    Quello che cerco di far comprendere è che non sono il suo difensore..mi limito ad analizzare in modo obbiettivo gli accadimenti, cerco quei particolari che voi trascurate, cerco di leggere fra le righe …”purtroppo” sono fatto così…e ripeto queste frasi che LEI ha detto l’ho già sentite e mi lasciano perplesso e amareggiato ….
    amareggiato per questi sommari pensieri attribuibili alla natura umana.
    Ecco questo fa la differenza nel pensiero… si processano certi modi di pensare di chi va fuori dal coro..e nasce il caso Marco Fassoni Accetti…. lei dice “ha ammesso di aver partecipato a vario titolo a gravi crimini”…io questa cosa non l’ho mai sentita nelle sue affermazioni…. ne è veramente convinta?…ah già la trasmissione…
    Potrei scrivere un libro per rispondere alle sue domande..ma mi dilungherei troppo..Lei dice che segue la vicenda con modo distaccato…per fortuna… e se non fosse distaccato cosa direbbe… ecco “schierarmi”..questo l’errore nessuno si deve schierare da una parte o dall’altra… fare il tifo..non siamo in uno stadio… questo non è un romanzo… io non conosco cose ulteriori a quelle che potrebbe conoscere lei… perchè abbiamo studiato alla stessa scuola… la scuola della vita..con esperienze diverse..questo si(è una frase di Marco che usavo anche io) ma quando siamo in classe c’è chi sta più attento e chi si distrae….
    La verità…grossa parola..parola impegnativa… ma più questa storia va avanti e più mi spiace affermare la verità la cercano tutti…ma nessuno la vuole. Spero di aver fatto capire almeno minimamente il mio pensiero..poi cara Francesca a lei il giudizio…Ma per cortesia, basta con giudizi sommari e illusori e fantasiosi..basati sul nulla… e iniziamo a pensare dove gli altri si fermano.Un abbraccio.

    • Vento Bianco says:

      x Francesca
      Mi scuso con Francesca..ma nel post in alto non avevo citato il nome a cui era rivolto ora mi permetto di inserirlo nuovamente per avere un giudizio da Francesca a cui era diretto. Gradirei una opinione ove fosse possibile.

      Poi ritornando al discorso… “comunque tutto ciò che poi è destinato in ultimo ad essere reso pubblico va precedentemente e assolutamente verificato”… ti invito a dare una spiegazione a due servizi mandati in onda il primo al link http://www.youtube.com/watch?v=ZNlgUL2Qxg0 nello specifico a partire dal minuto 36 e il secondo https://www.youtube.com/watch?v=JVpnuqO1RoQ al minuto 3.15 del video. a te il giudizio sulla trasmissione…. a me sinceramente sfugge il senso logico di quello che noi definiamo giornalismo… forse sono loro che vacillano? Sono certo che tu troverai una spiegazione… questo si… che appare un reality.

    • Anna54 says:

      Piccola precisazione, caro Vento Bianco… Non direi che certi atteggiamenti del Sig. Accetti siano da attribuirsi alla sua età anagrafica, e dunque a un certo tipo di educazione ricevuta, distante anni luce dall’attuale… Io sono pressoché ‘contemporanea’ di Accetti, anno più anno meno, e, oltre al fatto che mi rifiuto ostinatamente di considerarmi ‘sorpassata’ (perché la buona educazione, il rispetto dell’altro, la correttezza, non saranno mai valori ‘passati di moda’), mi sento di affermare, pur non conoscendolo personalmente, che la sua storia, gli eventi che lo hanno coinvolto, e determinati atteggiamenti che ancora manifesta, potrebbero essere dipesi, semplicemente, dal fatto di trovarsi nel ‘posto sbagliato’ al ‘momento sbagliato’…. Chi ha vissuto la propria giovinezza negli anni ’70-’80 sa bene che grande fermento di idee e di passioni attraversava le giovani generazioni di allora, ciascuna convinta di cambiare il mondo, ma schierata rigidamente sul proprio fronte senza possibilità di mediazione: in quegli anni, o eri picchiatore fascista o brigatista rosso, tutto il resto era impietosamente definito ‘massa anonima’…. In realtà, frange intermedie ce n’erano tante, e ricordo che negli ambienti cattolici, in particolare, si andava affacciando una nuova generazione di ‘dissidenti’, giovani cresciuti magari in famiglie cattoliche super-osservanti e benpensanti (come la mia), ma che, volendo partecipare in qualche modo al fermento politico del tempo, cercavano di inventarsi nuove forme di religiosità, più autentica, più genuina, più vicina ai bisogni della gente… Questa fu (in parte) la mia storia, ma quale fu quella di Accetti..? In che tipo di ambiente, gruppo, comunità, congrega, accolita, camarilla, capitò, e con quale fede e passione perseguì quegli obiettivi…? E quali regole doveva osservare, in nome di questa fede…? Abbiamo assistito, negli anni recenti, alle confessioni, ritrattazioni e ‘pentimenti’ di svariati estremisti rossi e neri che negli anni di piombo della repubblica non esitarono a far fuori gente innocente in nome di un ideale: l'”outing” di Accetti va forse catalogato come l’ennesima, tardiva ammissione di colpa da parte di un ‘estremista’ di altro stampo, la cui esistenza neppure abbiamo mai sospettato all’epoca dei fatti..? Ai posteri l’ardua sentenza….

      • Vento Bianco says:

        Anna54 condivido il tuo pensiero iniziale… ma il mio voleva essere solo un “complimento” lungi da me pensare ad esere “sorpassati” anzi… poi sai per le altr domande è Marco che potrebbe fornire risposte dal suo punto di vista.Bella giornata.

  6. Francesca says:

    Vento Bianco, sono assolutamente allineata al suo pensiero in merito alla parzialità ampliamente dimostrata dalla trasmissione televisiva nel riportare i fatti.
    In modo assolutamente opposto invece, mi sento di analizzare i dati certi forniti dal Sig. Accetti, senza interferenze di alcun tipo, mi sento sicuramente più spinta verso un pensiero colpevolista, insomma, per i fatti da lui stesso dichiarati non si può certo definire stinco di santo!
    Sull’arte, mi ripeto, sono ignorante e comunque anche qualora non lo fossi, saremmo comunque su due fronti opposti come nello sport e nella politica, due schieramenti diversi non potranno mai venirsi incontro.
    Ora le chiedo di nuovo, un conto è difendere il principio sacrosanto di una giusta e trasparente informazione, soprattutto se pubblica, un conto è difendere una persona che da sola si accusa.
    Lei perchè non difende solo il principio ma difende proprio Marco Fassoni Accetti, se è vero che ne sa quanto noi e nulla più.
    Sulle basi di queste informazioni è tanto astruso condannare quanto difendere…

    • Vento Bianco says:

      Cara Francesca vede… io ho inserito due link, che lei presumo abbia avuto modo di notare e visionare attentamente… e si considera “allineata con il mio pensiero in merito alla parzialità ampliamente dimostrata dalla trasmissione televisiva nel riportare i fatti.” a prescindere che non ho mai affermato che la “trasmissione fosse parziale” e poi il mio intento a porre in esame quei filmati..era di tutt’altra natura e considerazione..e sinceramente mi aspettavo qualcosa di più… qualcosa di più obbiettivo…che pare non abbia colto… e risuona sempre lo stesso ritornello oramai imposto ai media…
      pertanto possiamo annotare un diverso e discostante allineamento fra noi.
      Poi ritorna il ritornello…sempre mediatico.. che io stia difendendo Mario Fassoni Accetti… ma non le viene mai il dubbio che questa sia una sua errata interpretazione?…. avevo cercato nel precedente post di illustrare il mio pensiero… ma vedo che non è stato afferrato.
      Una cosa è sicuramente certa che tanti stanno accusando a spada tratta il sig. Marco Fassoni Accetti..di cui beh mi permetta una di queste è lei… con dati di fatto? No.
      Con argomentazioni valide?… No o almeno non le percepisco.
      A questo deve convenire…a meno che (e rigiro a lei la stessa domanda a me fatta in precedenza)lei non conosca fatti a noi non noti…. ma appare che siano solo dichiarazioni di appendice alla trasmissione (senza offesa per usare un termine da lei usato).
      Io non difendo assolutamente niente e nessuno, non ne ho e non ne hanno la necessità. io mi limito a rilevare e rimettere insieme le informazioni date dai giornali e dalle trasmissioni… notizie e video registrati per migliore analisi… quello che però risulta difficile ma fattibile è ricomporre i video e le testimonianze per non avere una storia frammentata… poi li questi personaggi raccontano una storia… mi limito solo a cercare di comprendere… forse mai arriverò a capire ..ma non importa…. almeno provo a vedere con occhi diversi quello che ci è stato raccontato…è come che stessi leggendo un libro..quello della vita a cui accennavo..ma tento di porre attenzione… Quanti lo fanno? Se lei dovesse vedere tutte le sequenze delle interviste di Marco Fassoni accetti insieme e non frammentate..capirebbe che ha detto molto… e non “dice e non dice”..Ma … interessano i nomi…si continuate a fissarvi sui nomi… non approderete mai a niente. i nomi sono relativi…quelli poi forse verranno…quello che asserite è “capire la storia”… poi quando sentite qualcuno che parla fuori dal coro(e non solo io)… osservate i gruppi che cercano di attaccare con le regole più classiche che solo uno sprovveduto non comprenderebbe… poi se rimetteste in ordine i video e le testimonianze delle trasmissioni..comprendereste ancora meglio… ma mi domando c’è veramente qualcuno (sicuramente pochi) che vogliano capire. Poi tutti si improvvisano investigatori..copiandosi nelle idee e questo a cosa porta..a niente. Vuole sapere perchè seguo questa vicenda…per un banale motivo… girando per Roma a quell’epoca mi rimasero impressi quei strani manifesti “NERI” della sparizione di Emanuela… Quanti di voi li hanno visti?
      E’ una sciocca motivazione…alquanto semplice… io andare alla ricerca delle fonti… che sciocchezza…io alle fonti mi disseto… e poi seriamente crediamo che ci sia UNA fonte… questa forse la stai cercando tu,..perchè vuoi i nomi… non ti interessa capire il mondo che ci circonda..volete colpevoli per cibarvi della vostra egoità… no questo è a mio parere è una delle assurdità della vita che fa torto alla nostra intelligenza. I gravi crimini commessi dalla persona che io “cercherei di difendere” come continui a dire,ma ti sei posta la domanda se ci siano elementi che non quadrano?..
      Poi il crimine “maggiore” (di cui sono addolorato per l’evento in se stesso) è inutile che continui ad accusare a “spada tratta”… è stato giudicato assolto per non aver commesso il fatto…e allora chi stai accusando se non la magistratura, quella corte che proferì quella sentenza… Magari con la riapertura del caso… Marco Fassoni Accetti….sarà condannato…non so…e tui potrai dire l’avevo detto…ma cosa?…per ora non hai elementi per controbattere in questa storia che nessuno di noi conosce. E allora ..ti prego…e sai che ci comprendiamo Francesca..smettiamola di fare questo surreale colloquio, con la mia persona..questo non è il mio blog… e sono rammaricato per tutto questo spazio che sono stato costretto a prendere. Questo è il blog di Marco Fassoni Accetti… poniamo domande o argomentazioni a cui si possa rispondere e di cui si possa trattare e non andiamo avanti con la fantasia o dare adito a commenti che appartengono al “passato”. Francesca se hai delle argomentazioni interessanti… ti prego di analizzarle… e sottoporle…altrimenti parliamo del nulla. E accetta che tutte quelle tue fantasie su me e Marco siano fuori luogo e non portano verso nessun sentiero. Stiamo soltanto togliendo spazio ad altri che vorrebbero intervenire. Segui i consigli che ho illustrato delle mie forme pensiero e forse comprenderai qualcosa più… consona alla mia persona…Ma io sono irrilevante…E prova ad usare lo stesso sistema pe Marco Fassoni Accetti…magari…Un abbraccio e un saluto a tutti

  7. Francesca says:

    Problemi Vento Bianco?
    Le ricordo che nei miei post non mi sono mai rivolta a lei, ma essendo una persona educata al rispetto del prossimo, ho ritenuto opportuno rispondere al suo secondo intervento ai miei commenti, nei quali LEI mi chiedeva di dar seguito alle sue richieste!
    Di certo non è interesse mio quello di scrivere a Marco Fassoni Accetti da una mail nome.cognome, per ricevere risposte da un anonimo (nel senso che non si firma) Vento Bianco che si diverte a rispondere al suo posto.
    Comunque la ringrazio per i consigli e quando deciderà di aprire un SUO blog per parlare della SUA vita, sicuramente li metterò in pratica.
    Sembra di essere sul punto di tirare un rigore a porta vuota con una barriera invalicabile davanti.
    Spero che non cercherà di castrare altri utenti in futuro.
    I blog e i forum nella loro semplicità hanno in se qualcosa di grandioso, danno la possibilità del confronto, proprio quello che manca nell’informazione alla quale siamo abituati.
    Non smetterò di fare domande e postare mie personali riflessioni qualora lo ritenessi opportuno, rivolgendomi direttamente al Sig. Accetti, perchè finchè questo blog resterà aperto ci sarà un confronto diretto, non manipolato. Intendo tra Marco Fassoni Accetti e il mondo.

  8. Vento Bianco says:

    Francesca… nessun problema!

  9. Vento Bianco says:

    Stasera 13 novembre… “interessante” servizio in televisione… molto preciso..di riferimenti… e associazioni… ???? mezze frasi…mezze parole…ho capito molto poco…o ho capito fin troppo… meglio spegnere la TV… mi dicono che era la televisione di stato…boh… e nasce un’altra storia.
    devo rivederlo…immagino ora quanti commenti… Giorgio o Giovanni è la stessa cosa… beh si iniziano con la G…

  10. Vento Bianco says:

    Ora che ci penso….avevo sbagliato, mi hanno corretto giustamente… si..si..dicevano Mario e Marco… chiedo venia… si hanno la M in comune pertanto sarà così… è lo stesso uomo..ma allora è ancora più demenziale la cosa…sapete mi ero un poco..distratto… la M…uhmm

  11. lila says:

    4. La manipolazione spirituale dei mass media.

    Se un regista facesse un film sulla vita di Buddha, di Maometto, di Krishna, se si affrontasse l’aspetto della meditazione nella vita di ogni giorno, il giorno dopo la proiezione del film migliaia di persone andrebbero a cercare un centro buddista, islamico o di Yoga per approfondire gli aspetti spirituali della vita.
    Se il protagonista di un film o telefilm (siano essi i membri dell’A-Team, i protagonisti di X-Files, o il papà del telefilm Casa Keaton) trovasse la forza interiore per risolvere i suoi problemi in una qualunque religione, migliaia di persone si interesserebbero a quella religione per vedere se davvero sia possibile attingere la stessa forza.
    Se un film narrasse di una persona nevrotica che trova la calma e la serenità non con una psicoterapia o con l’amore, ma grazie a sessioni di meditazione, il giorno dopo ci sarebbe un sovraffollamento di persone che andrebbero a cercare insegnanti di discipline spirituali.
    Anche i film più belli e con un contenuto apparentemente profondo come “L’attimo fuggente” con Robin Williams, “Big Kahuna” e altri, sono solo apparentemente profondi ma in realtà funzionali ad una mancanza di spiritualità; ne “L’attimo fuggente” infatti il protagonista dice “siamo vermi, e prima o poi non esisteremo più”; nel discorso sulla vita del film “Big Kahuna” (bello, indubbiamente, anche se un po’ retorico) il succo del discorso è “prendi la vita come viene, tanto non puoi farci nulla” e “non prendertela se non sai che fare con la tua vita” e “le tue scelte sono scommesse”.
    Uno dei pochi film con il titolo espressamente dedicato alla felicità (“La ricerca della felicità”, che narra la storia vera dell’industriale Chris Gardner) è incentrato, in buona sostanza, sul modo di diventare straricchi quando si è poveri.

    Straordinariamente poi la Chiesa cattolica, che in questi anni è intervenuta spesso in materia morale, dicendo cosa un film può dire e cosa non può dire, lo ha fatto intromettendosi su aspetti del tutto marginali, e assolutamente non spirituali. Le critiche della Chiesa si sono appuntate sull’eccessiva sessualità nei film, sul fatto che un film fosse favorevole o meno all’omosessualità, ma non sulla totale assenza di valori spirituali nelle opere in circolazione.
    Un film come “Je vous salue, Marie” di Godard, dove erano presenti anche piccoli aspetti spirituali, venne attaccato prevalentemente perché ritenuto “irrispettoso” nei confronti della religione cattolica, e per le scene di nudo in cui appariva Maria.
    Non mi risulta però che la Chiesa abbia mai sponsorizzato o promosso, o comunque stimolato, la produzione di film dal contenuto spirituale e che trattassero i temi della ricerca interiore, del senso della vita, dell’umanità, o anche solo del rapporto tra le varie religioni.

    Il discorso è identico quando dai film e telefilm si passa a talk show, o programmi di intrattenimento vari.
    Documentari e programmi di intrattenimento si occupano degli usi e costumi di paesi e città, delle tradizioni culinarie delle varie regioni, parlando di videogiochi, di moda, di auto, moto, gossip, sentimenti, ecc. Abbiamo programmi in cui la gente si fidanza, si lascia, litiga, fa sesso, parla di problemi personali, gare di vario tipo, giochi, addirittura programmi con cui si realizzano a comando desideri; ma nessun programma parla mai di Dio, dell’anima, di discipline spirituali, Yoga, meditazione, mantra, cristalloterapia; banditi quasi del tutto gli argomenti del vegetarianesimo o della dieta vegana.
    Ovviamente è anche bandito qualsiasi programma di approfondimento sulle varie religioni del mondo.

    Anche per quanto riguarda la carta stampata il discorso è identico.
    I personaggi principali dei romanzi più famosi sono pervasi da una totale assenza di spiritualità.
    Romanzi e/o racconti dal contenuto spirituale sono relegati ai margini della letteratura, pubblicati da editori semi-sconosciuti o di nicchia, e oggetto di una pubblicità fatta solo col passa parola. Penso a romanzi molto belli come “Il lama delle cinque saggezze”, ad opere monumentali come il Vangelo di Maria Valtorta, o libri stupendi come “Memorie di un esseno” di Daniel Givaudan, fino a romanzi più semplici, ma comunque godibili, come “Il Budda, Geoff e io” pubblicato da Esperia.
    Libri biografici che possono cambiare la vita di una persona, come “Bagliori di un’infanzia dorata” di Osho, “Autobiografia di uno yogi” di Paramahansa Yogananda o “Vita di Siddhartha il Buddha” di Thich Nhat Hanh, che pure hanno venduto milioni di copie in tutto il mondo, restano sconosciuti ai più; mentre quasi tutti, prima o poi, hanno letto una biografia di Berlusconi, della famiglia Agnelli, di Hitler, di Mussolini, Garibaldi, Mazzini, quando non di giocatori di calcio o inutili personaggi della TV.
    Ovviamente da queste biografie, vengono omesse tutte le parti strettamente esoteriche, così ad esempio dalla biografia di Hitler viene sempre taciuta l’influenza che ebbe su di lui il personaggio di Crowley.
    Quotidiani, settimanali e mensili vari, seguono il modello di ispirazione televisivo. Le riviste abbondano di consigli dietetici (dieta della pasta, dieta della pizza, dieta solo proteine, diete solo uva, solo pesche, solo albicocche, dieta a punti) ma mai viene approfondito il discorso vegetariano e vegano da un’ottica spirituale; abbondano i consigli per aumentare il numero di orgasmi maschili e femminili, le lettere al direttore che parlano delle corna che vengono messe al partner, ma mai che si faccia un discorso spirituale, religioso, meditativo.
    In particolare, lo Yoga viene sempre e solo presentato come una disciplina per stare bene e in forma, in sostanza come una variante dell’idromassaggio o della sauna, ma mai si precisa che lo Yoga è la scienza della meditazione per chi vuole trovare Dio. Yoga significa infatti unione, e in particolare unione con Dio.

    Analogo discorso vale per la musica di largo consumo, dove i contenuti spirituali, se si fa eccezione per alcune perle rare come Battiato, sono del tutto assenti. Il solo settore i cui testi sono intrisi di spiritualità sono quelli di autori metal come gli Iron Maiden, ma si tratta di un settore di nicchia e per giunta demonizzato come satanico.
    Chi non si piega, come Rino Gaetano, De Andrè, Michael Jackson, Luigi Tenco, viene ucciso; chi azzarda troppo con i suoi testi, come Jovanotti o Roberto Vecchioni (che col suo lamento di un cavaliere dell’ordine di rosacroce prova a criticare il sistema rosacrociano e che in molti testi accenna comunque a contenuti spirituali) riceve una bella denuncia o subisce un incidente, per rientrare nei ranghi, magari vincendo anche Sanremo.

    5. Gli attacchi alla spiritualità.

    Parallelamente alla privazione di qualsiasi contenuto spirituale, i mass media operano spesso attacchi verso chi potrebbe elevare la spiritualità degli individui.
    I maestri spirituali che emergono con prepotenza nella società vengono regolarmente attaccati e viene distorto il loro messaggio.
    Ai tempi in cui il movimento hippie si ispirava a Paramahansa Yogananda, partì l’operazione mediatica Charles Manson e gli hippie divennero automaticamente nullafacenti assassini.
    Ai tempi in cui Sai Baba iniziava ad essere conosciuto in Occidente, Corrado Leoni (padre del più famoso Paolo Leoni, in carcere per essere il capo delle Bestie di Satana) uccide una donna di nome Maddalena Russo, e siccome era seguace di Sai Baba, i giornali accosteranno la figura di Corrado Leoni al satanismo e a Sai Baba; da quel momento molti faranno l’accostamento Sai Baba – Satana, e questo maestro spirituale verrà presentato ovunque come un ciarlatano indiano che faceva finti miracoli per attirare le folle.
    L’operazione di marketing negativo si ripete con il figlio di Corrado Leoni, Paolo; questa volta l’attacco è alla musica metal e al mondo dei metallari; a partire dalla storia delle Bestie di Satana, infatti, il metal verrà ogni volta ostinatamente presentato come un mondo di satanisti.
    Di Osho, che verrà assassinato dalla CIA mediante avvelenamento da tallio, le tv e i giornali in genere puntano il loro indice contro le sue 99 Rolls Royce e contro le (presunte) orge che si effettuavano all’interno della comunità degli arancioni.
    Il movimento degli Hare Krishna viene presentato come un movimento di rincoglioniti che tutto il giorno si limita a cantare “hare krishna hare hare”.
    In generale, tutto il mondo della magia e dell’esoterismo è presentato utilizzando come testimonial Vanna Marchi e il Mago Otelma.
    Per finire, senza che gli stessi cristiani se ne rendano conto, un attacco costante e continuo alla figura di Cristo è portato dai mass media ogni volta che si presenta al mondo il volto meno presentabile della Chiesa; cardinali bigotti, papi impresentabili che appoggiano mafiosi e piduisti, discorsi demenziali sul sesso e sulle parolacce, preti pedofili, ovverosia tutto il peggio che il Cristianesimo ha prodotto.
    Operazioni il cui vero obiettivo è allontanare la gente da tutto ciò che è Dio, religione, spirito, anima, senso della vita.

    6. Gli obiettivi della manipolazione spirituale.

    Questa manipolazione spirituale ha due obiettivi, uno mediato e uno immediato.

    Il motivo immediato è evitare che la gente si faccia domande, che effettui ricerche spirituali, che indaghi il motivo per cui l’uomo è sulla terra e si addentri nei misteri dell’anima.

    Il motivo mediato è la creazione di una massa di persone schiave del sistema e docili al volere di chi comanda.
    La creazione di una popolazione dotata di una forte spiritualità infatti provocherebbe il collasso del sistema capitalistico, e il potere non avrebbe più armi per rendere schiavo il cittadino.
    Osho, Krishnamurti, Gurdjieff, Tolle, Evola, De Mello, Sai Baba, Yogananda, Aivanhov, Steiner, Guenon, Padre Pio, erano giganti dell’umanità e totalmente inattaccabili dal sistema in cui viviamo; e persone che ragionino seguendo le loro linee di pensiero non sarebbero più pecore, ma esseri pensanti.
    Un libro come “Gesù di Nazaret” di Benedetto XVI, idoneo a far odiare anche al cattolico più incallito la figura di Cristo, viene venduto negli autogrill, unitamente ai libri di Paolo Brosio; libri come il Vangelo di Maria Valtorta o “Memorie di un esseno”, idonei a far innamorare della figura di Cristo chi ancora non la conoscesse, sono quasi sconosciuti ai più.
    Stesso discorso vale per testi come “Le religioni del mondo” di Huston Smith.

    Infine, controcorrente rispetto alle cose che ho sempre sostenuto fino ad oggi, penso che la vera ragione per cui i media non parlano mai del dibattito secolare tra Chiesa e Massoneria, non sia quello di nascondere la trama di poteri occulti che governa il mondo. Infatti la maggior parte delle persone affiliate alla massoneria è inconsapevole di quanto avviene ai piani alti, come la maggior parte dei cattolici ignora tutto ciò che riguarda lo IOR, i rapporti con la massoneria, i Templari, i Cavalieri di Malta, ecc., e continuerebbe ad ignorare il sistema di potere occulto che ci governa anche se nei media si parlasse più spesso di massoneria e società segrete.
    Credo invece che la ragione dell’occultamento di queste problematiche sia quella di evitare che la gente si faccia domande di tipo spirituale; la lotta tra Chiesa e Massoneria nei secoli (compresa la lotta tra Chiesa e Templari, e prima ancora tra seguaci delle dottrine paoline e giovanniti) è in realtà una lotta spirituale, che aveva – ed ha ancora oggi – come obiettivo le coscienze dei popoli, e il sistematico appiattimento di ogni aspetto spirituale nella vita delle persone.
    Chiunque inizi a interessarsi dello scontro titanico e secolare tra Templari, Rosacroce, Massoneria, e Chiesa cattolica, finisce inevitabilmente prima o poi per sviluppare un proprio percorso spirituale, ed è quello il vero obiettivo di chi non parla mai di queste tematiche.
    Infatti chiunque voglia capire e approfondire la figura di cristo con uno spirito di ricerca libero da dogmi, prima o poi deve studiare la storia della chiesa; dopodichè inevitabilmente deve passare allo studio della massoneria e successivamente, e necessariamente, deve approfondire templari e rosacroce. A quel punto finisce in una sorta di vortice che porta ad approfondire ebraismo, islamismo, e a chiedersi il senso di tutto ciò, e a capire l’origine del caos sociale in cui ci troviamo.

    Gli effetti di questa manipolazione in particolare sono i seguenti.

    Innanzitutto il cittadino ignorante è docile al sistema. Infatti la persona con una forte spiritualità non è controllabile e manipolabile. I maestri spirituali di ogni tempo spesso hanno avuto grandi ricchezze, ma in linea di massima erano e sono insensibili al concetto di ricchezza o povertà. Si fanno la galera piuttosto che aderire alle richieste del sistema (qui il mio pensiero corre al primo presidente della Soka Gakkai, che preferì morire in carcere piuttosto che accettare le richieste di chi voleva che il suo movimento si piegasse al potere allora dominante; ai primi cristiani che preferivano morire piuttosto che cambiare religione; ai catari che si fecero sterminare piuttosto che obbedire al papa; ma con esempi più piccoli penso ai ragazzi in galera per la vicenda delle Bestie di Satana, che hanno preferito la galera piuttosto che accusare gli amici di delitti mai commessi; penso a Rino Gaetano che sapeva i rischi che correva ma non ha rinunciato a mettere in musica sotto forma simbolica quello che sapeva del sistema; ecc.). La persona priva di spiritualità aderirà sempre alle richieste del sistema con la scusa dei figli, del lavoro, della famiglia; una persona che vive in una dimensione spirituale piena sa che figli, famiglia, lavoro, e se stesso, sono solo mezzi per realizzare fini più elevati.

    In secondo luogo si fornisce “più potere a chi sta al potere”. La conoscenza è potere, e tenere milioni di persone all’oscuro delle verità spirituali più importanti equivale ad avere un maggior controllo su di loro. Le persone che ricoprono posizioni di vertice nella società, infatti, sono a conoscenza di concetti e dominano informazioni completamente sconosciute ai più. Mentre nei mass media si relega l’esoterismo a una questione da mago Otelma o da mago Silvan, i grandi della terra sono spesso esperti di esoterismo, dotati quindi di una forte spiritualità. Una spiritualità negativa, nera, satanica direbbe qualcuno da un’ottica cattolicocentrica, ma comunque una spiritualità che li rende diversi dalla maggior parte delle persone. E’ noto che tutti i presidenti degli USA sono stati e sono massoni; Berlusconi, come dice Gioele Magaldi nel suo sito Grande oriente democratico, non solo è un esperto di esoterismo, ma ha fondato addirittura una sua massoneria; Hitler faceva parte e si avvaleva della società Thule e aveva come consigliere Aleister Crowley; in linea di massima sono massoni e praticano e studiano discipline esoteriche la maggior parte delle persone del mondo della politica e dello spettacolo (anche un soggetto come Borghezio infatti è stato definito un esperto di Cabala).

    Infine, si rende impossibile alle masse la comprensione dei meccanismi dei principali avvenimenti della storia e della politica. La totale ignoranza sul significato del termine “spiritualità” ed “esoterismo” rende impossibile capire perché avvengono certe guerre, perché si fanno determinate scelte politiche, e il motivo di alcuni accadimenti di natura politica.

  12. Mauro says:

    X Vento bianco:
    Mario e Marco in quel caso è ovvio che siano la stessa persona,visto che indirizzo e numero di telefono sono di Marco Fassoni Accetti..(si parla della lista di Verbano,ucciso perchè stava facendo un dossier sul’estrema destra romana..)quindi la sua ironia è completamente superficiale e fuori luogo..

  13. Vento Bianco says:

    x Mauro:
    la mia non voleva essere assolutamente “inutile ironia”… lanciavo un punto su cui riflettere…
    “indirizzo e numero di telefono sono di Marco Fassoni Accetti..” ?
    Potrei essere d’accordo se avessi visionato quella lista in chiaro…e il numero di telefono.
    Mi è forse sfuggito il particolare del numero telefonico ? che lei da per scontato… dove lo ha visto?
    Quando dice che sia chiaro ed ovvio che sia la stessa persona… non so da cosa possa affermare questo. Da quello che ha detto la televisione…solo perchè lo ha “detto la televisione?”. O lei conosce quei documenti non oscurati o sta solo ipotizzando. Poi mi permetta dire indirizzo è dire via e numero civico. Lei ha potuto vedere questo…io no!
    Abbiamo un nome diverso, un indirizzo incompleto. un numero telefonico che non appare.
    Potrebbe essere come dice la televisione…ma non capisco come lei denoti tanta sicurezza da quelle immagini e affermi che il mio commento sia superficiale e fuori luogo. Rifletta!
    Pertanto obbiettivamente non credo che la mia sia un’ironia “completamente superficiale e fuori luogo..” Forse, potrei affermare anche io che la sua ironia sia “fuori luogo” e “superficiale”..oltre ogni ragionevole “dubbio”.
    La domanda verrebbe spontanea è :
    perchè viene chiamato Mario e non Marco, ammesso che si tratti della stessa persona? Questo lo sembra superficiale e fuori luogo? Poi tutto questo è un mio semplice banale pensiero riflessivo… eventualmente sarà l’interessato a pronunciarsi. La mia voleva essere solo una constatazione, forse fallace, di ciò a cui abbiamo assistito. senza inutili ironie, come ampiamente (penso) spiegato. Poi… rispetto la sua idea…però…

    • Mauro says:

      Ma abbia pazienza,anche il giornale dell’epoca lo chiamò Mario invece che Marco quando dette la notizia della sua condanna nel caso-Garramon,secondo Lei esiste un Mario Fassoni Accetti che guarda caso faceva le stesse cose di Marco,conosceva la stessa gente ed era in quella lista e non era Marco Fassoni Accetti?Fosse stato,che ne so,Aurelio Fassoni Accetti,Giovanni Fassoni Accetti,ma è talmente ovvio che ci fu un errore da Marco a Mario,ovvio x chi ha un minimo di buon senso ovviamente..

  14. Vento Bianco says:

    x Mauro
    Poi vogliamo dirla tutta… “il suo indirizzo”…. S.M. Emerenziana… ecco perchè possiamo dire che Marco Fassoni Accetti sia spuntato dal nulla… quell’indirizzo se parliamo di..Roma…non esiste… ma allora cosa rimane… e allora le mie considerazioni appaiono ancora “completamente superficiali e fuori luogo..” valuti lei! Un caro saluto.

    • Mauro says:

      Magari il povero Verbano ha scritto male,comunque erano appunti,mica un documento del Comune,ma voleva dire magari la zona dov’è S.Emerenziana,che guarda caso è proprio nella zona dove abitava all’epoca il sig.Marco Fassoni Accetti,cioè il quartiere africano,altra coincidenza?C’è un Mario Fassoni Accetti nel quartiere africano coinvolto nel caso-Garramon con amici tipo Izzo etc.?E andiamo suvvia..

  15. Vento Bianco says:

    Rispetto la sua idea… comunque il suo nome allora essere stato solo Marco Accetti e del resto nel documento non viene citato altro… certo se fosse stato Marco Fassoni Accetti potrebbe rappresentare un elemento aggiuntivo… non è dato sapere quando fu aggiunto(penso) il cognome Fassoni. Questo per onore di cronaca. Poi allora fra i gionali dell’epoca risultava maggiormente il nome di Marco..alcuni certo riportavano Mario… ma stiamo parlando delle cronache di fine 83 e successive… nel caso Garramon all’epoca non risulta nessun Marco Fassoni Accetti…dalle cronache delle fonti informative… questo altro particolare che contrasterebbe con gli eventi presentati. Poi siamo sempre li amici “tipo Izzo”…io l’ho sentito solo dalla televisione…penso sia tutto da appurare, un elemento per gli inquirenti. Ma ammettiamo che possa averlo conosciuto… fino a prova contraria non è una condanna… sa quanti personaggi ognuno di noi può aver incontrato o conosciuto…poichè magari abitanti nella stessa zona… può essere indizio ma è tutto da comprovare che ci possano essere stati dei legami…lo vedremo nel seguito di questa storia… ma se permette continuo a rilevare quello che ho esternato. E’ come viene presentata la cosa.Poi penso che chi abita a Roma conosca benissimo i nomi delle strade e delle piazze in vicinanza e porlo come errore di trascrizione… come lei dice “ha scritto male,comunque erano appunti mica un documento del Comune” a questo punto potrebbe aver scitto male… anche il cognome e nome… mi consenta. Mi sembra un’arrampicata sugli specchi. beh mi lascia perplesso…che “agenda” è… per dirla come lei…E andiamo suvvia..

  16. Vento Bianco says:

    scitto= scritto (chiedo venia per il carattere sfuggito).

  17. Vento Bianco says:

    Errata corrige
    *comunque il suo nome allora essere stato solo Marco Accetti
    comunque il suo nome risulta allora essere stato solo Marco Accetti

  18. Vento Bianco says:

    Vorrei comunque associarmi nel dolore, a tutte queste vittime e a quello dei loro cari, auspicando l’augurio che la Storia possa rendere giustizia a quelle verità che tutti andiamo cercando.

  19. Anna54 says:

    Mi pare ovvio che la persona indicata nella ‘lista nera’ di Valerio Verbano fosse il Sig. Accetti, per vari motivi: 1) l’esperienza (almeno la mia, che ho lavorato anni e anni fra le scartoffie) suggerisce che “Mario” e “Marco” sono due nomi assai frequentemente scambiati fra loro, specie nei testi scritti e ricopiati a mano (intendo dire che se una calligrafia non è particolarmente chiara, un “Marco” può facilmente diventare “Mario” per chi legge, e viceversa); 2) aguzzando la vista, notiamo che nell’elenco di Valerio Verbano, accanto al nome di Accetti compare l’indirizzo “P.zza S.M.Emerenziana”, e non “S.M.Emerenziana”, come dicevi tu, Vento Bianco: ora, Piazza Sant’Emerenziana a Roma esiste, ed è appunto nel quartiere africano; verosimilmente, Valerio si sbagliò aggiungendo una “M” che non c’entrava nulla (forse aveva immaginato un nome tipo “Santa Maria Emerenziana”?); 3) il numero di telefono è oscurato, come pure tutti gli altri numeri e cognomi presenti nella lista, ma si suppone che la ‘cancellatura’ sia stata effettuata da Chi l’ha visto per ragioni di privacy: si suppone anche, a questo punto, che il suddetto numero sia stato opportunamente confrontato con quello di Accetti, prima di assicurare agli spettatori che ‘trattavasi della stessa persona’…..
    Ciò posto, personalmente non ritengo quella lista particolarmente significativa, in quanto poteva trattarsi, verosimilmente, di un elenco di nomi raccolti in occasioni diverse e tempi diversi, anche senza alcun nesso gli uni con gli altri: in altre parole, Valerio potrebbe aver elencato, via via che gli venivano segnalati o che entrava in contatto con loro, vari militanti di estrema destra, che magari non si erano mai visti né conosciuti fra di loro…. Morale della favola, comparire nella stessa pagina dov’era annotato il nome di Angelo Izzo non significa necessariamente averlo conosciuto, averne condiviso gli interessi o le ‘inclinazioni’ omicide, ecc. ecc…..

    • Vento Bianco says:

      X Anna54
      Mi sento anche di condividere razionalmente, quello da te descritto, anche se non si può vedere dall’immagine il numero telefonico oscurato, anzi parrebbe non figurare, condivido quel “za” che si intravvede e forse a motivo di tutte quelle sovraimpressioni dei logo lasciano comprendere ben poco e poi trovo differenze calligrafiche sulla E di quello che appare essere il cognome Accetti… sulla doppia C , certo potrebbe non essere significativo è solo una lista scritta a mano di cui non si è certi del significato, almeno io non ho trovato elementi in merito.
      Non metto in dubbio che la trasmissione possa aver fatto i debiti accertamenti, altrimenti potrebbe dar adito ad altre interpretazioni… e come dici “comparire nella stessa pagina dov’era annotato il nome di Angelo Izzo non significa necessariamente averlo conosciuto, averne condiviso gli interessi o le ‘inclinazioni’ omicide, ecc. ecc…..” Quello che avevo osservato erano mie impressioni e rispondevo inoltre ad altri pareri a me indirizzati. Però devi convenire che come è stato presentato… potrebbe destare qualche perplessità che penso sarebbe stato meglio chiarire durante la presentazione(ma magari verranno chiarite in successive). Però parliamoci chiaro la senzazione che ora ci sia un leggero “astio” fra le due parti..è legittima.Quello che però sinceramente avrei evitato e l’accostamento fra i due casi… potrebbero avere dei legami…ma sottoporlo al pubblico in tal modo… beh non credo sia stato efficace. Sono e saranno elementi per la magistratura da vagliare penso..così presentato è innegabile che possano portare nella stessa direzione. e condizionare chi ascolta. Comunque è stata solo una mia opinione . Si vedrà nel seguito. Quello che volevo sottoporre è l’influenza della televisione sui media. Tutto qui. Poi rimango della opinione espressa, ma con aperture a quello che tu hai sottoposto.

  20. Anna54 says:

    Ovviamente, Vento Bianco, la mia analisi si sforzava di mantenere un atteggiamento distaccato e di mera valutazione degli elementi a disposizione, senza trarre conclusioni affrettate e “di pancia”: cosa che, come hai giustamente sottolineato tu, non è stata fatta da Chi l’ha visto al momento della presentazione del documento… Ma non c’è niente di nuovo in questo.
    Come è stato ribadito più volte dal diretto interessato, la trasmissione ha ormai l’abitudine, almeno quando affronta l’argomento Accetti, di assumere per ‘certi’ dati incerti, o quantomeno di insinuare nei telespettatori la convinzione che elementi soltanto contigui fra loro siano anche in stretta relazione funzionale l’uno con l’altro: operazione psicologicamente scorretta, perché prendendo le mosse da elementi oggettivamente non-certi, che darebbero adito a più di un’intrepretazione, la conduzione del programma fornisce la “sua” interpretazione e la sottopone al pubblico, spesso dimenticando di specificare che si tratta, appunto, solo di UNA possibile interpretazione…
    Premesso che è questa la ben nota filosofia dello “scoop”, perseguita, peraltro, anche da altri consimili programmi televisivi (quelli dove magari si sente anche l’altra campana e si concede il diritto di difesa alla controparte), non si può negare un vago intento persecutorio nei confronti di Accetti, una questione quasi-personale, legata probabilmente al giro di carte bollate, querele e denunce sporte dal suddetto nei confronti della trasmissione…. Sbaglio…??

  21. Mauro says:

    Ringrazio Anna54 per aver illustrato meglio di me,che sicuramente non sono abbastanza istruito come voi,quanto sia logico che il nome della lista-Verbano sia quello del sig.Accetti,e mi sembra anche assurdo fare tutti questi botta e risposta per questo.
    E volevo dire a Vento bianco che io intendevo dire solo che quel nome della lista-Verbano fosse del sig.Accetti,stop,non che automaticamente,per questo fatto,il sig.Accetti fosse incline a crimini come il sig.Izzo,no.tutto qui.

    • Vento Bianco says:

      Si Mauro questo l’avevo compreso, ma credimi non volevo assolutamente ironizzare con superficiali e banali commenti. Era solo una mia interpretazione, che comunque rimane invariata nei dubbi da me espressi. Diversità di pensieri e considerazioni, Forse il mio “difetto” (o pregio non sò) è di porre attenzione troppo ai “particolari”.
      Ma viva la “diversità” di pensiero. Un abbraccio

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